Varroa e mortalità delle api invernali
- danielebesomi
- Dic, 30, 2016
- le api d'inverno
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È noto che la presenza dell’acaro parassita Varroa destructor esercita una forte pressione sulla salute delle colonie di api, in particolare in quanto accorcia la vita delle api individualmente colpite riducendone il peso e il contenuto di proteine. Per la sopravvivenza della colonia è cruciale che le api invernali, che nascono a partire da settembre, riescano a sopravvivere fino all’inizio della primavera.
Un gruppo di ricercatori ha indagato il nesso tra il grado di infestazione di varroa al momento della nascita delle api invernali e la durata di vita delle api invernali stesse (C. van Dooremalen, L. Gerritsen, B. Cornelissen e altri, Winter Survival of Individual Honey Bees and Honey Bee Colonies Depends on Level of Varroa destructor Infestation. PLoS ONE 7(4), 2012).
Ogni apicoltore sa, o dovrebbe sapere, che mentre le api raggiungono il loro picco di popolazione in luglio e iniziano a diminuire di numero in agosto per continuare a decrescere fino a ottobre, le varroe raggiungono il loro picco a settembre. Le api nate da fine agosto in poi (da uova deposte nella prima decade del mese) sono dunque molto pesantemente parassitate dalle varroe. E sono proprio queste le api destinate a diventare api invernali.

Quindi non solo l’applicazione di trattamenti è cruciale, ma anche il tempismo degli interventi. I ricercatori hanno dunque sperimentato diverse tempistiche di intervento su 24 arnie per due anni, 2005/06 e 2006/07, in Olanda: un gruppo è stato lasciato senza trattamento, uno è stato trattato in luglio, un altro in agosto e l’ultimo in settembre, usando Thymovar (e verificando l’efficiacia controllando regolarmente le cadute); in autunno, senza covata, è poi stato applicato acido ossalico. Intanto a partire da agosto ogni 2 settimane venivano marcate 100 api neonate da ogni colonia per seguirne lo sviluppo.
I risultati sono i seguenti:
Il grafico mostra la sopravvivenza delle api invernali, indicata come percentuale delle api marcate in ciascuna operazione di marcatura (la data della marcatura è indicata sull’asse orizzontale); i due grafici si riferiscono ai due anni della ricerca. I diversi simboli si riferiscono al trattamento, a seconda che sia stato effettuato in luglio, agosto o settembre o non sia stato effettuato. Come si vede, in entrambi gli anni il tasso di sopravvivenza è nettamente più altro per le api trattate che in quelle non trattate. Nel grafico del primo anno si vede distintamente che le api trattate in luglio sopravvivono meglio di quelle trattate in agosto, che a loro volta hanno più possibilità di quelle trattate in settembre. Il secondo anno la differenza è molto meno marcata (dalla scala sull’asse verticale si vede che in generale nel secondo anno la sopravvivenza è stata molto minore del primo anno: questo riflette le condizioni ambientali).
Per quanto riguarda lo sviluppo della colonia, il grafico seguente rappresenta il numero di celle di covata misurato in ciascun mese (i dati invernali nel primo anno non hanno potuto essere rilevati a causa del freddo intenso), sempre divisi per data di trattamento:
La migliore sopravvivenza delle api invernali nelle colonie trattate precocemente si traduce in una migliore sopravvivenza invernale, misurata in n° di telaini occupati in aprile, come mostra il seguente grafico:
Questo corrisponde con un risultato precedente di Delaplane e Hood (Effects of delayed acaricide treatment in honey bee colonies parasitized by Varroa jacobsoni and a late-season treatment threshold for the southeastern USA. Journal of Apicultural Research 36: 3-4, pp. 125-132), che hanno trovato che l’applicazione di acaricida in agosto, piuttosto che a giugno o a ottobre, si traduce in tassi di sopravvivenza migliori in dicembre.
La relazione tra varroa e durata di vita delle api invernali può contribuire a spiegare le perdite invernali di colonie. Se gli acari non sono tenuti sotto controllo con trattamenti effettuati prima dello sviluppo della colonia invernale, l’accorciamento della durata di vita delle api invernali potrebbe minare le probabilità di sopravvivenza della colonia, e comunque ne rallenterà lo sviluppo primaverile.
Le immagini sono tratte dal citato articolo C. van Dooremalen, L. Gerritsen, B. Cornelissen e altri, Winter Survival of Individual Honey Bees and Honey Bee Colonies Depends on Level of Varroa destructor Infestation. PLoS ONE 7(4), 2012, e sono riprodotte con licenza CreativeCommons 4.0.
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