L’inizio della pausa invernale

L’inizio della pausa invernale

Uno studio di Free e Racey (The effect of the size of honeybee colonies on food consumption, brood rearing and the longevity of the bees during winter, in Entomologia Experimentalis et Applicata 11(2), 1968, pp. 241 – 249), basato su 149 colonie in 13 apiari nell’Hertfordshire (Gran Bretagna, una settantina di Km a nord ovest di Londra) ha messo in relazione il numero di api in ciascuna colonia con il consumo di miele durante l’inverno e con l’estensione della covata sia in autunno (metà ottobre) che in primavera (fine aprile-inizio maggio: prima di allora nella regione non c’è un significativo flusso nettarifero).

Un primo risultato riguarda la covata presente in autunno. La seguente tabella riporta la relazione tra la dimensione delle colonie in migliaia di api (prima riga) e la presenza e l’estensione della covata. Nella seconda riga è data la percentuale di colonie con covata, nella terza riga il numero di celle di covata per colonia considerando tutte le colonie, mentre nella quarta riga abbiamo il numero di celle di covata per colonia con covata, e nell’ultima riga è data la proporzione tra covata e numero di api adulte, esclusivamente per le colonie con covata.

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Come si vede dalla quarta riga, quando c’è covata l’estensione è più o meno la stessa nelle colonie grandi come in quelle piccole. Tuttavia la percentuale di colonie con covata è molto più alta tra le famiglie piccole che non tra quelle grosse. E, dato il minor numero di api, nelle colonie più piccole le api allevano una covata molto più grande rispetto alla propria forza.

Un secondo risultato riguarda l’età delle regine. Nella maggior parte delle colonie è stata cambiata la regina, tra giugno e ottobre. Tutte le colonie in cui non è stata cambiata la regina avevano cessato la covata, mentre il 37% delle colonie con regina nuova avevano ancora covata a metà ottobre.

Il terzo risultato riguarda l’estensione della covata in primavera. Naturalmente più è grande la famiglia, tanta più covata ci si può aspettare di trovare. Tuttavia, come nel caso della covata autunnale, le famiglie piccole hanno più celle di covata ogni 100 api di quante non ne abbiano le colonie grandi. Dunque le colonie piccole tendono a colmare almeno parte del ritardo che hanno rispetto alle colonie più grandi.

Per quanto riguarda l’uso delle scorte, il consumo di cibo per ogni 1’000 api è stato maggiore nelle colonie più piccole, e decresceva al crescere della dimensione delle colonie, come mostra il grafico successivo. Sull’asse orizzontale si legge il numero di api presenti in autunno (in migliaia), sull’asse verticale la quantità di miele mangiata da 1’000 api (in libbre; 1 libbra = 444 g)

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La tabella e il grafico sono riprodotte per gentile consenso dell’Editore, Wiley, e non possono essere ulteriormente riprodotte.

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