Covata invernale in clima temperato (2)
- danielebesomi
- Dic, 26, 2016
- le api d'inverno
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A metà degli anni ’70, Bernard Möbus ha proseguito l’indagine sulla covata invernale in clima temperato iniziata da Jeffree ad Aberdeen due decenni prima (riassunta nell’articolo Covata invernale in clima temperato (1)). I risultati di Möbus sono riportati in due articoli: ‘Brood rearing in winter’, in Apimondia, The XXVII-th international congress of apiculture. Athens, 1979, Bucarest: Apimondia, 1980, di difficile reperimento, e ‘Brood rearing in the winter cluster’, in American Bee Journal, Luglio 1988 (trascritto molto approssimativamente sul sito Poly-hive).
Möbus conferma con ulteriori osservazioni il risultato di Jeffree, secondo cui in una famiglia o nell’altra un po’ di covata si trova in ogni mese dell’inverno, e la covata spesso non è soggetta a un unico, prolungato arresto per poi riprendere dopo qualche mese ma si arresta più volte per periodi più o meno prolungati e poi riprende. Möbus non si è limitato ad annotare se vi fosse covata oppure no, ma ha registrato separatamente la presenza di uova, larve e pupe in modo di poter evidenziare interruzioni di breve durata. Per esempio, se in un’arnia si trovano uova e pupe ma non larve, significa che la covata si è interrotta per almeno 6 giorni. Möbus ha anche misurato l’ampiezza della covata e misurato il consumo di cibo.
I risultati sono riportati nelle tabelle seguenti.
e = uova; l = larve; p = pupe
+/+ indica presenza di covata su entrambi i lati del favo, mentre /+ su un lato solo. Dove vi sono due o tre righe in una casella significa che la covata era presente su due o tre favi. I numeri (per esempio, 3/3) indicano l’età massima delle larve osservate (3 giorni, in questo caso). Si noti come la presenza di covata sui due lati del favo significa che la regina è andata dall’altra parte, anche in pieno inverno.
La barra verticale indica un arresto di covata dedotto dall’assenza di uno o dell’altro stadio di sviluppo della covata. L’assenza di registrazioni indica la totale assenza di covata.
Le osservazioni del 1974/75 indicano che il periodo con meno covata è l’inizio di novembre (confermando il risultato di Jeffree), mentre i dati del 1975/76 indicano la maggiore assenza di covata alla fine di novembre. Molte colonie sono state soggette a blocchi intermedi. A partire dalla fine di dicembre, nella maggior parte dei casi era presente covata, di nuovo in accordo coi risultati di Jeffree; questa covata è stata iniziata ben prima del solstizio invernale, contrariamente all’opinione diffusa che sia proprio l’allungarsi delle giornate a stimolare la ripresa. Brevi blocchi di covata sono più frequenti verso primavera, quando e api hanno più possibilità di uscire per i voli di depurazione. Tuttavia, nonostante tutte le colonie fossero soggette alle medesime condizioni ambientali, non sembra esserci una regola universale per la cessazione e la ripresa della covata, che invece è specifica a ciascuna colonia. Questo suggerisce che per capire perché la covata riprenda occorre cercare un meccanismo interno a ciascuna colonia —ed è quanto Möbus fa in un contributo associato a questo: v. Perché le api allevano covata in inverno (1).
Si noti come la superficie di covata misurata in alcune famiglie sia notevole. Diverse famiglie hanno superato in totale i 1000 cm2, una è arrivata addirittura a 2734. Calcolando 4 celle a centimetro quadro, questo significa 4’000 – 10’000 api, quest’ultima cifra equivalente a circa 1 kg.
Intanto Möbus mette anche in relazione l’estensione della covata con il consumo di cibo, trovando la seguente formula:
Consumo di miele = 4.181 kg + 0.00375 x estensione della covata in cm2
significa: in assenza di covata, una famiglia di api consuma mediamente 4.181 kg di miele nel corso di un inverno. Per ogni cm2 di covata, il consumo di accresce di 3.75g. Si noti come il coefficiente di correlazione, R2, che misura la bontà della formula, è molto elevato (R2 = 0.92), il che suggerisce che questa formula si applica per un campo molto vasto di condizioni e indipendentemente dalla dimensione della famiglia.
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