Il glomere: produzione endotermica di calore

Il glomere: produzione endotermica di calore

Abbiamo visto (articolo Il glomere: conduttività termica e metabolismo) che lo stato esterno del glomere ha un elevato potere isolante. Se questo spiega come il calore venga trattenuto, occorre sempre spiegare come viene generato. Nella letteratura, alcuni autori ritengono che il calore sia generato semplicemente dal metabolismo delle api, sia che siano in movimento o che siano a riposo. Altri invece sostengono che ci sono alcune api, maggiormente concentrate al centro del glomere, che producono attivamente calore facendo vibrare i muscoli delle ali, i più potenti di cui dispongono le api.

Un contributo di Stabentheiner e altri (Endothermic heat production in honeybee winter clustersThe Journal of Experimental Biology 206, 2003, pp. 353-358) mostra in modo chiaro come vi siano alcune api all’interno del glomere che producono molto calore. L’indagine si basa su riprese fotografiche e video termiche su glomeri conservati in condizioni sperimentali che hanno permesso le riprese.

Le immagini seguenti (disponibili ad alta risoluzione sul sito della rivista) mostrano delle api all’interno del glomere che producono calore scaldando i muscoli toracici a oltre 35°. La figura A è un termogramma di un telaino senza covata (la regina è indicata dalla freccia), con temperatura esterna tra 3° e 5°; il torace delle api generatrici di calore è rappresentato dai punti gialli. La figura B rappresenta le temperature delle api in corrispondenza della linea sulla figura A; i picchi attorno ai 35°corrispondono ai punti gialli. La figura C riprende il mantello isolante del glomere, nel quale le api che scaldano sono molto meno numerose.

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Le riprese filmate mostrano che la presenza di api produttrici di calore non è occasionale, dovuta magari al disturbo dei ricercatori, ma sistematica.

All’interno del glomere le api produttrici di calore non sono certo in pericolo di cadere in un coma termico; la ragione per la quale producono calore deve dunque riguardare l’intera regolazione termica del superorganismo, non qualche esigenza individuale.

La produzione di calore dipende dalle condizioni specifiche in cui si trova il glomere. Prendendo come indicatore il consumo di ossigeno del glomere, necessario per mantenere in vibrazione i muscoli, si osserva che:

  • il consumo di ossigeno cresce (quindi le api stanno producendo più calore) quando la temperatura ambiente diminuisce. L’incremento è leggero tra +10° e -5°, cresce invece molto rapidamente tra -5° e -10°
  • Il consumo di ossigeno diminuisce al crescere della dimensione del glomere.

(va naturalmente ricordato che non basta l’ossigeno per produrre calore: è necessario anche il miele, i cui consumi dunque crescono in parallelo. Un nucleo, dunque, in proporzione ha bisogno di più miele rispetto a una famiglia numerosa).

 

 

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La figura è tratta dall’articolo di Anton Stabentheiner, Helga Pressl, Thomas Papst, Norbert Hrassnigg e Karl Crailsheim, Endothermic heat production in honeybee winter clustersThe Journal of Experimental Biology 206, 2003, pp. 353-358, ed è riprodotta per gentile concessione del Journal of Experimental Biology.

The image was originally published in Anton Stabentheiner, Helga Pressl, Thomas Papst, Norbert Hrassnigg and Karl Crailsheim, Endothermic heat production in honeybee winter clustersThe Journal of Experimental Biology 206, 2003, pp. 353-358, and is reproduced by kind permission of The Journal of Experimental Biology.

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