Il turismo in Ticino - I pernottamenti alberghieri
Queste pagine raccolgono diagrammi che esprimono in forma grafica alcuni dati rilevanti sul turismo in Ticino (e, in misura minore, in Svizzera), e qualche contributo giornalistico sul tema del turismo: vai all’indice
La riproduzione non modificata di questi diagrammi è concessa su licenza creative commons per uso non commerciale, purché si citi quale fonte la presente pagina web
Pernottamenti alberghieri in Ticino, 1980-2010, con linea di tendenza

Questo diagramma, soprattutto se considerato congiuntamente con quello della quota di mercato illustrata sotto, delinea chiaramente le caratteristiche della trentennale crisi del turismo ticinese. In primo luogo, la linea interpolante cala tra il 1980 e il 2010 di 1.1 milioni di pernottamenti (vale a dire una diminuzione complessiva del 30%); il calo tra punto di massimo (1981) e punto di minimo (2010) assoluti è di quasi 1.3 milioni di pernottamenti, vale a dire del 34%. Poiché nello stesso periodo i pernottamenti in Svizzera sono rimasti attorno al medesimo livello, questo calo si traduce in un calo della quota di mercato.
In secondo luogo, la caduta non è lineare ma oscillante. Queste oscillazioni sono sincrone con l’andamento dell’economia: v. più avanti, il grafico che riporta l’indice dei pernottamenti (TI e CH) a quello del PIL reale pro capite. Quando l’economia va bene, va bene anche il turismo, e viceversa.
Naturalmente l’andamento dei pernottamenti è anche soggetto a variazioni più contingenti, dovute per esempio alle condizioni meteorologiche, ai mercati dei cambi e ad altri fattori esogeni.
Si confronti anche la diminuzione delle strutture alberghiere
Quota di mercato dei pernottamenti alberghieri in Ticino rispetto alla Svizzera, con linee di tendenza prima e dopo il 2000

La caduta del turismo si esprime in una linea di tendenza fortemente decrescente non solo in assoluto, ma anche rispetto all’andamento del turismo in Svizzera. La caduta, inoltre, mostra un’accelerazione: dopo il 2000, anziché recuperare nelle fasi di prosperità del ciclo economico come si era fatto in precedenza, si continua a perdere. Il medesimo andamento si riscontra negli arrivi.
Quota di mercato dei pernottamenti alberghieri in Ticino rispetto alla Svizzera, con linee di tendenza prima e dopo il 2004

Quanto sopra vale anche se si considera la tendenza suddividendo la serie non nel punto di massimo del ciclo, ma anche nel punto di minimo.
Più a lungo termine: la parabola discendente del turismo ticinese

Indice dei pernottamenti in TI, Ch e indice del PIL reale pro capite (1980 = 100)

Mentre il turismo svizzero (quanto meno i pernottamenti) oscilla attorno a un livello più o meno costante, e mentre il PIL reale pro capite cresce, il turismo ticinese declina. Le fluttuazioni nei pernottamenti (sia TI che CH) sono sincrone con il ciclo economico. (v. confronto più accurato con l’andamento del resto della Svizzera)
Distribuzione mensile dei pernottamenti, ogni decennio dal 1940

I picchi dei pernottamenti si verificano sempre durante l’estate. Tuttavia la curva interpolante è molto più piatta negli anni tra il 1940 e il 1960 circa, a indicazione del fatto che a quell’epoca il Ticino era anche meta di lunghi soggiorni invernali. Negli anni 70 e 80 la curva raggiunge la sua massima convessità, per poi tornare ad appiattirsi in seguito --grazie però al turismo primaverile e autunnale, anzichà invernale
Provenienza dei turisti in Ticino, dati mensili


Gli italiani sono in numero più o meno costante nel corso dell’anno, la percentuale dei tedeschi cresce tra aprile e settembre (con un calo a luglio, che riflette sia una diminuzione dei pernottamenti tedeschi che un aumento di quelli svizzeri), mentre quella degli svizzeri è maggiore nelle stagioni intermedie. La presenza di altri visitatori è più significativa durante l’estate, sia in assoluto che in percentuale.
(per ragioni misteriose lo spreadsheet si rifiuta di inserirmi dicembre; i dati tuttavia sono simili a quelli di gennaio)
Pernottamenti secondo il paese di provenienza degli ospiti

La riproduzione non modificata di questi diagrammi è concessa su licenza creative commons per uso non commerciale, purché si citi quale fonte la presente pagina web
vai all’indice